
Il suo numero di iscrizione all’albo degli avvocati di Reggio Calabria porta il 229.
Era il 4 giugno 1969 quando il foro reggino si arricchiva di un nuovo giovane legale. In quei meravigliosi anni gli avvocati del foro di Reggio Calabria erano poco più che 200.
Oggi invece superano i 1.500.
L’avv. Francesco Comi, Franco per gli amici, non ha mai sofferto del lunghissimo tempo trascorso in attività. La professione era tutto, o quasi.
Dopo avere intrapreso gli studi classici presso il liceo T. Campanella e laureatosi all’Università di Palermo sotto la guida di illustri maestri di diritto quali i professori Bellavista, Restivo, Scaduto, Mattarella, si è sempre occupato di cause in campo penale, civile, amministrativo, dividendosi tra la propria città (Reggio Calabria) e Milano, città natale della amatissima madre.
Protagonista di numerose battaglie giudiziarie, Cassazionista dal 9 giugno 1984 e patrocinante nelle Magistrature Superiori, nonché consulente giuridico ed economico del consolato Onorario di Malta, nel corso della sua lunghissima carriera professionale, ha acquisito notorietà internazionale, allorché veniva chiamato a difendere il “capitano fantasma” El Hallal Youssef di nazionalità libanese, che a bordo della “Yiohan”, al largo delle acque di Siracusa, causa, in una collisione con altra imbarcazione maltese, la morte di circa 300 clandestini.
Era il 4 giugno 1969 quando il foro reggino si arricchiva di un nuovo giovane legale. In quei meravigliosi anni gli avvocati del foro di Reggio Calabria erano poco più che 200.
Oggi invece superano i 1.500.
L’avv. Francesco Comi, Franco per gli amici, non ha mai sofferto del lunghissimo tempo trascorso in attività. La professione era tutto, o quasi.
Dopo avere intrapreso gli studi classici presso il liceo T. Campanella e laureatosi all’Università di Palermo sotto la guida di illustri maestri di diritto quali i professori Bellavista, Restivo, Scaduto, Mattarella, si è sempre occupato di cause in campo penale, civile, amministrativo, dividendosi tra la propria città (Reggio Calabria) e Milano, città natale della amatissima madre.
Protagonista di numerose battaglie giudiziarie, Cassazionista dal 9 giugno 1984 e patrocinante nelle Magistrature Superiori, nonché consulente giuridico ed economico del consolato Onorario di Malta, nel corso della sua lunghissima carriera professionale, ha acquisito notorietà internazionale, allorché veniva chiamato a difendere il “capitano fantasma” El Hallal Youssef di nazionalità libanese, che a bordo della “Yiohan”, al largo delle acque di Siracusa, causa, in una collisione con altra imbarcazione maltese, la morte di circa 300 clandestini.
Da qui una lunghissima battaglia giudiziaria tra Reggio Calabria, Siracusa, Catania, Roma ed Atene in difesa del comandante, intervallata da alcuni successi atti a dimostrare come il disastro fosse avvenuto in acque internazionali e quindi, non di competenza dei tribunali Italiani.
Si è occupato per qualche anno anche di politica, amico personale del compianto Senatore Nello Vincelli, divenendo V. Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (M.C.L.) ed eletto Presidente della 1° circoscrizione centro storico di Reggio Calabria, nelle file della D.C.
Nell’ultimo periodo ha ritrovato una immensa gioia in occasione della consegna del ‘Premio alla carriera’ da parte degli amici del Museo della Pasta al prestigioso Teatro “Bagaglino” di Roma.
Di seguito il ricordo del giornalista Consolato Minniti pubblicato sul quotidiano ‘Il Garantista’.
“Con l’avvocato Comi se ne va un pezzo di storia di Reggio Calabria. Battagliero sino agli ultimissimi giorni, Franco – così conosciuto dagli amici – non ha voluto far mancare il proprio apporto nello studio che lo ha visto, per decenni, chino su codici e atti. Abbiamo avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo negli ultimi anni quando, con un’energia ancora invidiabile, ci concesse un’intervista assieme ad un suo assistito per un noto fatto di cronaca. Volle pesare ogni parola, così come era nel suo stile: schietto e mai troppo accomodante. Ma anche in quel caso ebbe ragione lui: la denuncia andò in porto facendo finire un noto personaggio sotto inchiesta. Aveva anche la passione per la politica e i viaggi, l’avvocato Comi. Caratteristiche che ha saputo trasmettere anche a suo figlio Vincenzo, nostro stimato collaboratore.”
Si è occupato per qualche anno anche di politica, amico personale del compianto Senatore Nello Vincelli, divenendo V. Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (M.C.L.) ed eletto Presidente della 1° circoscrizione centro storico di Reggio Calabria, nelle file della D.C.
Nell’ultimo periodo ha ritrovato una immensa gioia in occasione della consegna del ‘Premio alla carriera’ da parte degli amici del Museo della Pasta al prestigioso Teatro “Bagaglino” di Roma.
Di seguito il ricordo del giornalista Consolato Minniti pubblicato sul quotidiano ‘Il Garantista’.
“Con l’avvocato Comi se ne va un pezzo di storia di Reggio Calabria. Battagliero sino agli ultimissimi giorni, Franco – così conosciuto dagli amici – non ha voluto far mancare il proprio apporto nello studio che lo ha visto, per decenni, chino su codici e atti. Abbiamo avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo negli ultimi anni quando, con un’energia ancora invidiabile, ci concesse un’intervista assieme ad un suo assistito per un noto fatto di cronaca. Volle pesare ogni parola, così come era nel suo stile: schietto e mai troppo accomodante. Ma anche in quel caso ebbe ragione lui: la denuncia andò in porto facendo finire un noto personaggio sotto inchiesta. Aveva anche la passione per la politica e i viaggi, l’avvocato Comi. Caratteristiche che ha saputo trasmettere anche a suo figlio Vincenzo, nostro stimato collaboratore.”